martedì 9 ottobre 2007

Abete: "Grati a Del Piero,Ma Ci Fidiamo Di Donadoni"

Il presidente federale commenta la mancata convocazione del bianconero in vista della Georgia: "Il calcio italiano deve essergli grato, ma una mancata chiamata in azzurro nulla toglie alla sua carriera. Non è una rottura definitiva. Scelta fatta in piena autonomia dal c.t."


FIRENZE, 9 ottobre 2007 - Coverciano senza Alessandro Del Piero fa notizia. La sua assenza si nota eccome. Tiene banco nel ritiro azzurro la decisione di Roberto Donadoni di non convocare il fuoriclasse della Juventus in vista del match contro la Georgia di sabato 13 ottobre (a Genova, ore 20.45). E siccome Del Piero non è uno qualunque, il presidente federale Giancarlo Abete non ha potuto fare a meno di parlare della sua assenza: "Il calcio italiano deve essere grato a Del Piero per quello che ha dato alla Nazionale e alla Juventus - ha detto il n°1 della Figc -. Ma una mancata convocazione in azzurro nulla toglie alla sua carriera". Parole di stima, come quella nei confronti del tecnico azzurro: "La scelta è fatta in piena autonomia da Donadoni e la Federcalcio ha fiducia delle decisioni del c.t.".
NON C'E' ROTTURA - Abete ha ricordato che già in altre occasione l'attaccante della Juventus era rimasto a casa per le scelte di un c.t. azzurro. "È comprensibile oggi la sua amarezza - ha aggiunto -, ma non c'è una rottura definitiva. Io sapevo delle convocazioni prima che venissero rese note, ma ovviamente è una scelta autonoma sulla quale non interferisco".
TRENTENNI - C'è la Georgia e serve gente fresca. "L'Italia si prepara a un impegno importante. Quel che conta non è una singola persona, ma il valore della squadra", ha aggiunto Abete, che ha così approfondito la decisione di Donadoni di lasciare a casa lo juventino Inzaghi, sottolineando che non si tratta della fine di un ciclo generazionale. "È un problema di tutti: ci sono tanti giocatori sopra i 30 anni e anche altre nazionali hanno difficoltà a integrare il gruppo con nuove forze. Il ricambio generazionale sarà una questione dei prossimi anni, non solo per noi ma anche per altre nazionali".
DIDA - Interessante il parere di Abete sul caso Dida. "Ho visto le immagini tv solo in un secondo tempo. Diciamo che il comportamento del portiere è stato particolare, fuori dalla norma, ma il Milan è stato subito molto chiaro, ha avuto un atteggiamento trasparente, accettando la sconfitta sul campo. Ora aspettiamo le decisioni dell'Uefa, per le quali abbiamo il massimo rispetto. Ovviamente è nostro compito è anche tutelare gli interessi dei club italiani, ma la stessa fiducia nei confronto dell'Uefa la dimostrammo dopo gli incidenti di Lazio-Dinamo Bucarest, e quell'atteggiamento fu ripagato".

Nessun commento: