giovedì 25 ottobre 2007

Troppo Milan, Shakhtar k.o.Doppiette di Gila e Seedorf

I rossoneri dimenticano i problemi del campionato e travolgono gli ucraini già nel primo tempo. Nella ripresa due gol di Seedorf rendono inutile il gol di Di Lucarelli: finisce 4-1

MILANO, 24 ottobre 2007 - Il Milan bastonato in campionato ritrova la gloria in Europa sulle basi di un Gilardino ritrovato e un Kakà recuperato a tutti i costi dopo la figuraccia con l'Empoli. Anche se a domare lo Shakhtar Donetsk sono le doppiette del "Gila" e di Seedorf, la presenza in campo e la prestazione del brasiliano fanno capire quanto il Milan non possa fare a meno di lui, anche se la serata non gli regala la soddisfazione del gol. Il 4-1 finale è senza dubbio merito della prestazione corale della squadra, perché gli ucraini non mollano mai e a ripetizione sfiorano anche la rete. Colpa di una difesa convalescente, con Kaladze al centro e Favalli sulla sinistra al posto di Jankulovski, dove a sistemare le cose ci pensa un Kalac che non ti aspetti: partita impeccabile. Roba da Dida d'altri tempi.
GILARDINO D'EUROPA - Mircea Lucescu non rinuncia al suo gioco; schiera il 4-3-1-2 con Brandao e Lucarelli in attacco. Il suo Shakhtar che domina in Ucraina non è squadra che si chiude in attesa del provvidenziale contropiede. E la conclusione al 5' di Rat, un rasoterra su cui si avventa Kalac è un segnale evidente della mentalità offensiva degli ucraini. Sarebbe corner ma l'arbitro non vede e i rossoneri ne approfittano subito. La risposta arriva immediata: angolo di Pirlo e zuccata ravvicinata e vincente di Gilardino, abile ad anticipare Kucher e battere Pyatov. Il gol obbliga lo Shakhtar ad affondare, sfruttando la velocità dei suoi esterni brasiliani Ilsinho e Fernandinho. All'8' Kalac si esalta con una parata plastica sul bel colpo di testa di Lucarelli; una riposta importante ai suoi detrattori, anche perché il gigantesco australiano alla fine de primi 45' di gioco finisce nella lista dei migliori in campo.
KAKA' LE PROVA TUTTE - Al 10' tocca invece a Kakà, dopo avere rubato la palla a Pyatov, tirare da posizione angolata e fallire il raddoppio. Al 13', dopo un cambio di passo del Milan, Gilardino con un tocco splendido a destra innesca la fuga di Kakà. Il brasiliano ha praterie spalancate davanti a sé, ma si fa deviare il tiro da Pyatov. Erroraccio per uno del suo calibro. Non sbaglia invece Gilardino che sigla il 2-0: colpo di testa alla sua maniera, ancora una volta con la complicità di Kucher che viene provvidenzialmente sostituito da Lucescu con Hubschman.
CHE KALAC - La partita non conosce pause e il Milan alterna alla lucidità in fase offensiva, vuoti evidenti in difesa. Al 18' Kalac neutralizza una punizione di Lucarelli; al 26' Pyatov dice ancora di no a Kakà respingendo a pugni uniti un tiro centrale. Al 37' ancora Kalac alza oltre la traversa un destro da fuori area di Lewandowski, per poi ripetersi respingendo una botta di Brandao in piena area di rigore. Incredibili gli spazi regalati agli ucraini e certi errori marchiani della difesa rossonera: Nesta ripara i danni, Oddo invece esalta tutta la sua attuale precarietà. E proprio al 42' il difensore spreca sull'esterno della rete un pallone morbido servito su un vassoio d'argento da Seedorf.
LUCARELLI CI PROVA - Nella ripresa, al 4', Kakà regala l'ennesima straordinaria galoppata, ma l'ultimo tocco, nel tentativo di accentrarsi in area e colpire, è troppo lungo al centro dell'area. Non sbaglia invece Lucarelli al 6'; da marpione dell'area di rigore dà lezione ai compagni di squadra spiegando come si va in gol, dopo avere gabbato l'intera difesa rossonera. Il copione della partita cambia radicalmente. Lo Shakhtar attacca a tutto campo e passa al Milan il pallino del contropiede. Fase sconsigliata ai sensibili di cuore, perché Kalac nello spazio di un minuto compie due miracoli e una manciata di secondi dopo Kakà serve a Gattuso un pallone che viene ribattuto.
SEEDORF DA SBALLO - Difficile trovare, al di là, dei gol mancati, un nuovo aggettivo per descrivere la grandezza di Ricardo. Al 17' il funambolo regala una perla memorabile: discesa sulla destra e tiro dalla linea di fondo che va a colpire il palo opposto. Roba da mordersi le mani. Ma ci pensa l'incredibile Seedorf a scacciare i timori con un colpo di biliardo millimetrico: palla sul palo interno e gol del 3-1. Tutto bello; ancora di più il secondo gol personale dell'olandese: un lob da 25 metri che Pyatov non vede nemmeno. Ancelotti concede spazio anche a Bonera, Serginho ed Emerson (fuori Favalli, Ambrosini e Gilardino), in un finale in cui il Milan potrebbe andare ancora in gol. Ma basta e avanza per ritrovare lo smalto e riagganciare l'Europa sul gradino più alto.

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