martedì 23 ottobre 2007

Vieri attacca Moratti e l'Inter."Prima ti ama, poi ti odia"

Bobo sul pedinamento: "E' stato uno schifo. E i problemi di Adriano non mi sorprendono". Il presidente nerazzurro, a Mosca, ricorda invece quando nel '98 si scatenò Ronaldo, con una fantastica doppietta.

MOSCA (Rus), 23 ottobre 2007 - Ha un fenomeno di centravanti con qualche problemino, ma che, alla fine, a Mosca giocherà. E poi gli chiedono di un Juve-Inter da scudetto. Ieri mattina, Massimo Moratti, davanti a microfoni e taccuini deve avere provato una sensazione di déjà-vu. Aprile '98: anche Ronaldo aveva qualche acciacco, ma scese in campo nel fango di Mosca. Semifinale Uefa. Lo Spartak andò in vantaggio, poi Ronie fece il Fenomeno: due gol (da favola il secondo). Capitan Bergomi, che oggi è qui per commentare, alla fine abbracciò Ronaldo e gli disse: "Grazie di tutto". Moratti s'illuminò: "Non ho più aggettivi per Ronaldo. Ma tutti sono stati bravi. Ho visto giocatori umili".
JUVE - Il presidente, sbrigato un impegno di giornata, dovrebbe esserci a Mosca stasera, nella speranza di spendere altri aggettivi per Ibra. "Non credo sia malato. Ha solo un po' di raffreddore, gli passerà". Come 9 anni fa, Moratti allarga i complimenti alla truppa: "A Reggio abbiamo dato dimostrazione di buon gioco. Abbiamo corso qualche rischio, ma era una squadra nella quale sono stati fatti parecchi esperimenti. Il risultato, comunque, ci ha detto bene. Sono felicissimo". Lo era molto di meno la sera del 26 aprile 1998, 12 giorni dopo il fango di Mosca, quando l'Inter portò a Torino il suo sogno di scudetto e rimbalzò indietro, come Ronaldo contro Iuliano. Quando Moratti, riferendosi a Juve-Inter del prossimo 4 novembre, parla di "una gara interessante da tutti i punti di vista, sia da quello sportivo che da quello della storia del calcio", fa capire che l'incontro schiuderà un'altra epoca. Quella vecchia, fatta di schede telefoniche svizzere e di Paparesta negli sgabuzzini, si è chiusa per sempre (si spera). Moratti carica l'incrocio di significati simbolici, più che di valori da classifica. "Siamo all'inizio del campionato, tutte queste partite sono importanti, ma lo sono più sotto il punto di vista dell'emozione, che per un fatto determinate per la vittoria finale". E poi non c'è solo la Juve. Moratti allunga una mano al Milan e lo rimette elegantemente in gioco.
VIERI - "Ognuno vive le sue situazioni. Il Milan è in un momento un po' negativo in campionato, ma tutto questo può essere brillantemente superato in seguito. Per noi è importante essere distanti dal Milan, perchè è una squadra forte. Aver messo fieno in cascina adesso è importante, ma non mi fido assolutamente di questa classifica". Magari pensa che Ronaldo, l'eroe di Mosca, possa tornare e ispirare la rimonta. Un'altra vecchia passione di Moratti, Bobo Vieri, ieri ha tuonato: "I problemi di Adriano? Non sorprendono. Anch'io ne ho avuti all'Inter. Tutti i campioni ne hanno avuti. Perchè lì ti amano, ti odiano, poi ti amano, poi ti odiano... L'Inter dovrebbe difendere di più i suoi giocatori. Invece li ha lasciati sempre allo sbaraglio. Cosa mi ha lasciato la vicenda del pedinamento? E' stato uno schifo. Non immaginate neppure che cos'hanno fatto. Ma ho le carte e in tribunale farò vedere tutto". Per Massimo Moratti, in partenza per Mosca, dev'essere stato l'ultimo déià vu: fango.

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