lunedì 14 gennaio 2008

Ronaldo si diverte a Roma.Sexy-blitz del portoghese

Secondo un tabloid inglese, l'attaccante del Manchester Utd sarebbe volato nella Capitale per una vivace notata in un locale, proseguita poi nelle stanze dell'Hilton.


LONDRA (Inghilterra), 13 gennaio 2008 - Orgia romana per Cristiano Ronaldo, ieri protagonista di una tripletta sotto gli occhi di Fabio Capello. Stando, infatti, a quanto racconta il News of the World, il campione del Manchester United avrebbe festeggiato la vittoria in FA Cup di domenica scorsa contro l’Aston Villa con un blitz a Roma, al Divafutura Channell, noto locale di spogliarello della capitale, dove ragazze nude fanno lapdance su un palco per 35 sterline (46 euro), mentre una bottiglia di champagne ne costa 120 (poco meno di 160 euro) e una di birra 16 (21 euro). “Ronaldo e un suo amico hanno portato due donne in albergo – ha detto una “gola profonda” del locale – le hanno pagate e si sono poi messi d’accordo per scambiarsele, una volta in camera”. Il portoghese avrebbe trascorso un’ora a fare baldoria insieme con l’amico sconosciuto, bevendo parecchio, quindi avrebbe chiesto a due spogliarelliste di raggiungerlo all’Hilton, dove era alloggiato. “Ronaldo è arrivato in taxi da solo – ha rivelato un ospite dell’albergo – mentre poco dopo, in un’altra auto, sono arrivati l’amico e le due ragazze. Una sembrava spagnola, molto formosa e con lunghi capelli scuri. Penso si siano trattenute per un paio di ore e credo che il gruppetto si sia divertito parecchio, perché il giorno successivo, quando ho incrociato di nuovo Ronaldo, aveva un sorriso grande così”.
I segugi del tabloid sono quindi andati ad indagare al “Divafutura”, in cerca delle due “accompagnatrici” e, appena messo piede nel locale, sono stati immediatamente avvicinati da Nikki e Nicole. Una bionda e l’altra mora, le due ragazze hanno subito ordinato bicchieri di champagne da 22 sterline (29 euro), lasciando intendere di essere disposte a fare sesso dietro adeguato compenso, quantificato in 200 sterline (264 euro). Sarebbe stata proprio la bella Nicole a confessare che l’asso portoghese era stato lì. “Abbiamo un sacco di gente famosa che viene nel nostro locale – ha detto, infatti, la ragazza – e pochi giorni fa è venuto qui anche Ronaldo. Ma a me non piaceva per niente, mi sembrava un po’ noiosetto”. La “generosa” offerta delle due “escort” è stata, però, rifiutata dai reporter del News of the World. “Peccato che Ronaldo non abbia fatto lo stesso”, ha concluso il tabloid. Non è, comunque, la prima volta che il portoghese si trova immischiato in una storia di sesso a pagamento. Nel 2005 fu falsamente accusato di stupro da una prostituta, dopo un incontro intimo nella suite del Sanderson Hotel di Londra, mentre quattro mesi fa finì sui giornali insieme con i compagni di squadra Nani e Anderson per aver affittato 5 squillo per una festa nella sua villa. L’ennesima bravata non farà certo contenta la nuova fidanzata di Ronaldo, che si dice essere la presentatrice della tv lusitana, Carolina Patrocinio, ma, soprattutto, Sir Alex Ferguson, già livido per lo scandalo del presunto stupro al party di Natale organizzato dai suoi giocatori. Party a cui Ronaldo non aveva partecipato (era a Zurigo per il World Fifa Player), evitando così anche la mega-multa da 1 milione di sterline (circa 1,3 milioni di euro) imposta dal tecnico scozzese. Ma, a detta del domenicale, si sarebbe ampiamente rifatto con la trasferta romana.

giovedì 29 novembre 2007

Pallone d'Oro: Kakà ha stracciato tutti

Un plebiscito: 400 voti per il brasiliano. Secondo Cristiano Ronaldo, poi Messi, Pirlo primo italiano ed è quinto. Ronaldinho è dodicesimo

MILANO, 29 novembre 2007 - Non è stato un successo, è stato un trionfo assoluto. Kakà ha vinto il Pallone d’Oro — e questo si sapeva da almeno due mesi — ma si è imposto con oltre 400 voti. Nell’anno in cui il premio di France Football è stato allargato a tutto il mondo, come il concorrente World Player della Fifa, ormai saldamente nelle sue mani, un risultato doppiamente straordinario.
PODIO - Kakà ha preceduto il portoghese del Manchester United Cristiano Ronaldo, che ha incantato i giurati coi dribbling e i gol in premier League, e l’argentino del Barcellona Leo Messi, che è terzo. Quarto, e questo è forse l’unico dato discutibile, l’ivoriano Didier Drogba che comunque, nel corso del 2007, ha spesso tenuto in piedi il traballante Chelsea di Mourinho.
PIRLO - Malgrado le previsioni ottimistiche di Ancelotti, che gli assegnava addirittura il secondo posto alle spalle di Kakà, Andrea Pirlo si è classificato quinto: un risultato comunque eccellente, vista l’unicità del ruolo del milanista, un playmaker coi colpi del numero dieci. Se vogliamo un riconoscimento che forse avrebbe meritato più che altro la scorsa stagione dopo il suo grande mondiale. Nei primi dieci della classifica ci sono anche lo spagnolo dell’ArsenalFabregas (ottavo), altro straordinario centrale di centrocampo, e il brasiliano del Real MadridRobinho (nono), più Henry, un altro che nelle top ten deve apparire sempre, anche quando forse non lo merita.
RONALDINHO - Il dominatore del 2005, Ronaldinho, scende ancora e si classifica soltanto al dodicesimo posto, ben lontano dalla vetta (come il suo rendimento in tutto il 2007), e adesso caccia alla terna vincente del World Player Fifa. A Zurigo sono un po’ preoccupati perché mancano ancora una trentina di voti delle federazioni, le quali sono state sollecitate a dare subito il loro voto. In ogni caso Kakà, Ronaldo e Messi sono considerati i favoriti per entrare fra i primi tre. La lista verrà comunicata a fine mese.

mercoledì 28 novembre 2007

Roma, tutto facile a Kiev 4 gol e la qualificazione

I giallorossi battono la Dinamo in Ucraina per 4-1, grazie ai gol di Panucci, Giuly e alla doppietta di Vucinic. Per i padroni di casa a segno Bangoura. De Rossi è uscito per un acciacco alla caviglia destra. Ottavi di Champions conquistati matematicamente

KIEV (Ucraina), 27 novembre 2007 - La Roma domina la Dinamo a Kiev e si qualifica agli ottavi di Champions League. In Ucraina finice 4-1, con reti nel primo tempo di Panucci, Giuly e Vucinic, e di Bangoura e ancora di Vucinic nella ripresa. I giallorossi sono scesi in campo con il giusto atteggiamento, chiudendo i conti già dopo i primi 45', grazie ad un mix tra bel gioco e giusta cattiveria agonistica, specie sottoporta. Ottima prova di Tonetto, un trenino sulla fascia sinistra, e di Vucinic, ormai più di un vice-Totti, una garanzia. La Dinamo di fronte alla squadra di Spalletti è sembrata piccola piccola, specchio dei suoi zero punti nel girone F. Per la Roma una buona ed una cattiva notizia dall'infermeria: Taddei ha giocato 45', rientrando da titolare: non giocava dal 26 settembre; De Rossi è uscito per infortunio alla caviglia destra. Nel girone F tutto definito: Manchester United primo, a prescindere dalla gara dell'Olimpico del 12 dicembre, Roma seconda. Entrambe agli ottavi. Lo Sporting Lisbona, terzo, va in coppa Uefa.
SUPER PANUCCI - La Roma domina il primo tempo. Fin dal fischio d'inizio. Decisa a chiudere i conti in chiave qualificazione senza patemi, con 90' di anticipo. La rete che mette la partita in discesa arriva subito. La firma Panucci, con un traversone mancino dalla destra che finisce direttamente in rete. L'Uefa inizialmente aveva assegnato la rete a Vucinic, che però sembrava proprio non aver sfiorato il tiro-cross di Panucci. E infatti è arrivata, nella ripresa, la rettifica. È il nono gol di Panucci in Champions League, in 64 partite. Il terzino destro conferma il momento magico, che lo ha visto andare a segno con la Nazionale (in Scozia) e contro il Genoa. Panucci va poi vicino alla doppietta di testa sul secondo palo, quando mette di poco a lato il cross morbido dalla sinistra di Tonetto.
MONOLOGO GIALLOROSSO - La Roma insiste. E chiude i conti già a fine primo tempo. Giuly prima fa le prove di raddoppio di testa su cross di Tonetto (forse il migliore dei suoi, sempre in movimento sulla sinistra, capace di crossare in maniera precisa), ma la capocciata finisce fuori, poi se ne va sul filo del fuorigioco sfruttando un lancio lungo e sigla il 2-0. Il trequartista ispira anche il terzo gol, che stavolta, a pieno titolo, è griffato da Vucinic, che di interno destro finalizza un contropiede micidiale. All'intervallo è 3-0 Roma. Gara chiusa a doppia mandata.
DE ROSSI K.O. - La ripresa è un compitino che la Roma è costretta a svolgere. La notizia peggiore è l'infortunio alla caviglia destra di De Rossi. Il centrocampista giallorosso si fa male addirittura in un contrasto con Pizarro ed è costretto a lasciare il campo al 15'. Dentro Barusso, al debutto in Champions.
ORGOGLIO DINAMO - La squadra ucraina, specie con l'ingresso di Shatskikh, nella ripresa è più aggressiva ma comunque poco pericolosa, con Rincon colpevole pasticcione. Ma i padroni di casa trovano il gol alla prima vera, grande occasione. Juan sbaglia per una volta il proverbiale anticipo, Bangoura ne approfitta e segna l'1-3 depositando in rete un passaggio di Shatskikh. Ora la Dinamo, spinta da un pubblico entusiasta nonostante il passivo ed il freddo, carica a testa bassa con le ultime energie. La Roma soffre, ma non più di tanto. Soprattutto perchè la difesa ucraina è tenera, e in contropiede i giallorossi possono sempre far male: Giuly fallisce una facile occasione su assist di Vucinic.
BIS DI VUCINIC - La Roma alleggerisce la pressione e distrugge il morale della Dinamo segnando il 4-1 Lo realizza ancora Vucinic, con un destro dal limite dell'area su suggerimento di Tonetto.

martedì 27 novembre 2007

Ma Pirlo non si stanca mai? E' lui l'Ironman della serie A

Il centrocampista del Milan è il calciatore che ha accumulato più minuti in partite ufficiali in questa stagione tra campionato, coppe e nazionali. Precede l'eterno Javier Zanetti e Barzagli. Nella top ten degli "intoccabili" ci sono anche Kakà e Buffon.

MILANO, 27 novembre 2007 - Sulla qualità nessuno ha mai avuto dubbi: lanci millimetrici, punizioni telecomandate, grande visione di gioco ed eleganza nei movimenti. Ma che Andrea Pirlo potesse garantire anche la quantità, in pochi se lo sarebbero aspettato. E invece, giù il cappello di fronte al fuoriclasse del Milan: è lui l'Ironman, l'uomo di ferro della serie A. Considerando le gare di campionato, coppa e nazionali, nessuno è rimasto in campo in partite ufficiali più a lungo del fuoriclasse rossonero. Con i suoi 1782 minuti di presenza, comanda la speciale top ten riservata a quelli che il turn over non sanno cosa sia.
CAMPIONISSIMO - Insostituibile, intoccabile, imprescindibile, infaticabile: scegliete voi l'aggettivo che preferite associare a Pirlo, campione d'Europa e del mondo, uomo d'ordine che non conosce pause. E che è stato decisivo anche nell'ultima partita del Milan, il sofferto 2-1 a Cagliari propiziato da una delle sue classiche punizioni. Pirlo ci ha messo un po' a emergere: chiuso nell'Inter, si è ritagliato un ruolo inedito in rossonero grazie a un'intuizione di Ancelotti e da quel momento è esploso. Vediamo chi gli fa compagnia nella top ten dei più presenti. L'undicesimo in classifica, per la cronaca, è Zlatan Ibrahimovic.
10° JULIO CESAR (Inter) - 1543 minuti Titolare fisso nella porta delle Seleçao e in Champions League (360 minuti giocati in entrambe le competizioni), ha giocato nella Supercoppa italiana ed è rimasto in campo 733 minuti in campionato.
9° GIANLUIGI BUFFON (Juventus) - 1610 minuti Custode della porta della Nazionale (360 minuti in campo, con le Far Oer ha lasciato spazio ad Amelia), Gigi ha saltato solo 10' in questa serie A e ha giocato nella vittoriosa trasferta di Parma in coppa Italia.
8° DANIELE DE ROSSI (Roma) - 1620 minuti Titolare in Supercoppa, in campo 987 minuti in campionato, De Rossi non ha saltato neppure un secondo nei match di Champions e ha collezionato 183 minuti in azzurro.
7° SEBASTIEN FREY (Fiorentina) - 1650 minuti Per il portiere della Fiorentina sono arrivati in Ucraina i primi 90' con i Bleus in questa stagione. Sempre presente in campionato, in coppa Uefa ha difeso i pali viola per 390 minuti.
6° CLARENCE SEEDORF (Milan) - 1659 minuti Da quando è tornato titolare con la maglia oranje (270 minuti), l'olandese del Milan è chiamato a un super lavoro. In serie A ha totalizzato finora 956 minuti, ai quali vanno aggiunti i 345 in Champions e gli 88 della Supercoppa europea.
5° - KAKA' (Milan) - 1683 minuti Il prossimo Pallone d'oro non si risparmia. In campionato ha saltato qualche partita (881 minuti), ma in Champions e un Supercoppa è sempre rimasto sul terreno di gioco fino alla fine. E, con la Seleçao, altri 352 minuti.
4° ESTEBAN CAMBIASSO (Inter) - 1696 minuti Colonna del centrocampo interista, in campionato ha accumulato 990 minuti di presenza. Mai sostituito in Champions, ha giocato 23' della Supercoppa persa con la Roma e 323 minuti con la nazionale albiceleste nelle qualificazioni al Mondiale 2010.
3° - ANDREA BARZAGLI (Palermo) - 1740 minuti L'infortunio di Materazzi lo ha reso inamovibile in azzurro (360 minuti di utilizzo). In campionato è uno di quelli che non hanno perso neppure un attimo di nessuna partita. E nella sfortunata coppa Uefa rosanero è rimasto in campo 210 minuti.
2° - JAVIER ZANETTI (Inter) - 1756 minuti Alla fine, il capitano non tradisce mai. E gioca sempre. In serie A, 946 minuti, ai quali vanno sommati i 90' in Supercoppa. Insostituibile in Champions e con la maglia della Seleccion argentina.
1° - ANDREA PIRLO (Milan) - 1782 minuti Ed eccoci al vero Ironman. A sorpresa, Pirlo mette tutti dietro. In campionato, 972 minuti di presenza. Poi ci sono i 360 minuti sia in Nazionale che in Champions e i 90 della Supercoppa europea

lunedì 26 novembre 2007

Per Zalayeta e Tavano un giorno da Pallone d'oro

A un certo punto nessuno credeva più in loro. Oggi sono gli attaccanti più in forma del campionato e fanno meglio di Kakà, tra i peggiori della giornata. Vota i Più e i Meno della settimana

MILANO, 25 novembre 2007 - Ci sono quelli che tornano a giocare, come Ronaldo, e quelli che tornano a decidere le partite, come Zalayeta e Tavano. La 13ª giornata di campionato ha restituito definitivamente alla serie A due attaccanti di razza, ma ha anche consacrato il lavoro di Pasquale Marino e l'effecienza del "sistema Udinese". Queste sono solo le anticipazioni delle nostre scelte. Il resto sta a voi, con i sondaggi sui Più e sui Meno della settimana. Votate i migliori del campionato.
I PIU' - L'Udinese è la squadra della settimana, non solo per il secondo posto ma per il modo in cui il club, la squadra e il tecnico hanno costruito questi risultati: con spese contenute, nervi saldi nei momenti critici (come dopo lo 0-5 casalingo contro il Napoli), e un'attenzione massima per la qualità del gioco oltre che per i risultati. Convince anche la Juventus, che ha Trezeguet e Iaquinta, due che la mettono dentro anche nelle serate in cui la squadra non sembra particolarmente ispirata. Una conferma, l'ennesima, per i bianconeri, che restano nella scia delle migliori. Menzione di merito anche per l'Inter, che segna a San Siro da 44 partite di campionato consecutive, sta recuperando i suoi uomini chiave e dimostra di saper metabolizzare fusi orari e stanchezza. Mostruosa.
Rischiamo di ripeterci, ma al momento Pasquale Marino merita il gradino più alto del podio; contro il Siena ha adeguato il modulo all'espulsione di Felipe portando Pepe e Di Natale ancora più al largo e vincendo la partita. Chapeau. Camolese non lotta per la Champions, ma da quando è a Livorno ha restituito a Spinelli la speranza di salvarsi ancora una volta; gli amaranto non perdono da 4 partite, con 3 vittorie, e hanno rivitalizzato uomini chiave. A Genova invece Luciano Spalletti ha colto una vittoria cruciale, nonostante le assenze e le polemiche. Se la Roma è ancora a distanza ravvicinata dall'Inter il merito è del tecnico di Certaldo.
In 12 partite a Napoli, Marcelo Zalayeta ha già raggiunto lo stesso numero di reti (6) messe a segno con la Juve nella stagione 2004-05, quella in cui fu impiegato con più continuità. Quella assestata al Catania è la seconda doppietta stagionale dopo quella di Udine, ma è la consistenza dell'uruguayano a far pensare che la serie sia appena iniziata. Anche Francesco Tavano ha toccato quota 6 gol con il Livorno; il primo colpo recapitato nella porta della Samp è il manifesto della sua rinascita, dopo tante amarezze. Andrea Pirlo sfugge alla definizione di campione ritrovato, perché ha un palmares incredibile ed è anche campione del Mondo in carica; la sua punizione a Cagliari è di una bellezza accecante.
I MENO - Il Parma continua a galleggiare sull'orlo della zona retrocessione, ma è la prestazione offerta contro la Lazio a preoccupare. La classifica del Siena è ancora più allarmante, e l'impressione comune è che senza un paio di colpi a gennaio Beretta avrà una montagna da scalare: pretendere la luna da De Ceglie e Galloppa rischia di costare caro. Dal Catania imbattuto in trasferta prima di incrociare Zalayeta infine, ci si aspettava qualcosa di più.
Mazzarri ha tante attenuanti considerato il numero e la qualità degli indisponibili con cui la Samp ha affrontato il Livorno, ma una partita così brutta forse non se l'aspettava nemmeno lui. Giornata difficile anche per Colantuono, travolto con il Palermo dalla Juventus, mentre non sorride nemmeno Gasperini, che non sa spiegarsi l'errore sul gol della Roma costato la sconfitta al Genoa.
Nella settimana che lo farà diventare il calciatore più ammirato del pianeta, Kakà ha giocato una delle sue peggiori partite da quando è al Milan; oltre al rigore parato da Fortin ci sono anche gli errori, troppi per un campione come lui. A differenza del brasiliano, Pazzini non è mai stato in lizza per il Pallone d'oro. Eppure in pochi mesi ha fato intravvedere grandi qualità con la Fiorentina, che a Reggio Calabria ha sofferto la mancanza dei suoi guizzi e del suo apporto. Chiusura dedicata a Simone Inzaghi, che raccoglie espulsioni invece che gol: neanche dieci minuti contro l'Inter e due gialli evitabili.

domenica 25 novembre 2007

Espresso Suazo-Cruz.L'Inter va come un treno

Respinto l'assalto della Roma: l'Atalanta va giù sotto i colpi dei due attaccanti. Floccari tiene in gioco fino al 90' la squadra di Del Neri, che contesta il raddoppio di Cruz per una spinta ignorata da Banti.

MILANO, 24 novembre 2007 - Nella notte delle 400 partite di Javier Zanetti e del ritorno in campo di Marco Materazzi, entrato all'87' a 95 giorni dall'infortunio in Nazionale, l'Inter mantiene le distanze sulla Roma battendo l'Atalanta 2-1. Di Suazo, Cruz e Floccari i gol, tutti nel primo tempo. Dominato dall'Inter, se si esclude il momento magico della punta chiamata a sostituire Zampagna.
LA PARENTESI - Sulle spalle di Sergio Floccari effettivamente c'è una responsabilità non indifferente. E' la prima partita del dopo Zampagna, in casa dell'Inter, la prima di una serie consistente perché fin quando l'Atalanta non spenderà per un nuovo bomber (se lo farà) i gol saranno questione di sua competenza. Dopo sei minuti di buon avvio atalantino, l'ex del Messina confeziona un tiretto troppo facile per Julio Cesar. Ma poco prima dell'intervallo scolpisce un capolavoro: controllo al limite (Cordoba si perde) e sassata di destro imparabile. E' l'unica parentesi di un primo tempo dominato dalla squadra di Mancini.
SUAZO-CRUZ - La disattenzione che costa il 2-1 è infatti annacquata da 40 minuti di controllo del campo, con un gioco fluido e veloce. Maicon è un trattore sulla fascia destra, un problema irrisolto per Manfredini, alle prese con scatti e tunnel; Suazo e Cruz dialogano che è un piacere. Con la complicità di Coppola arrivano l'1-0 dell'honduregno (secondo centro in campionato), e pure il 2-0 dell'argentino, largamente viziato da una spinta su Carrozzieri ignorata da Banti.
BRIVIDI - Gli errori dell'arbitro condizionano la gara (Manfredini meriterebbe il rosso per un'entrata pericolosa su Suazo) ma l'Atalanta non molla. E dopo il colpo di testa di Doni neutralizzato da Julio Cesar, nel finale va a un passo dal colpaccio con Ferreira Pinto, in ritardo sul pallone più che ostacolato (proteste) da Maxwell nell'area piccola. La stanchezza dei nazionali agevola l'assalto finale dei bergamaschi, solidi e organizzati oltre che volenterosi. Ma Julio Cesar resta al coperto, rimediando solo un brutto colpo in uscita da parte di Simone Inzaghi (espulso). E per Mancini l'ottava vittoria su dodici partite diventa un certificato di proprietà sul primo posto, a + 3 sulla Roma con una partita da recuperare.

sabato 24 novembre 2007

Foto del giorno del 24 novembre 2007


Una contorsionista a Dubai si esibisce in una pausa della tappa di coppa del Mondo.