domenica 25 novembre 2007

Espresso Suazo-Cruz.L'Inter va come un treno

Respinto l'assalto della Roma: l'Atalanta va giù sotto i colpi dei due attaccanti. Floccari tiene in gioco fino al 90' la squadra di Del Neri, che contesta il raddoppio di Cruz per una spinta ignorata da Banti.

MILANO, 24 novembre 2007 - Nella notte delle 400 partite di Javier Zanetti e del ritorno in campo di Marco Materazzi, entrato all'87' a 95 giorni dall'infortunio in Nazionale, l'Inter mantiene le distanze sulla Roma battendo l'Atalanta 2-1. Di Suazo, Cruz e Floccari i gol, tutti nel primo tempo. Dominato dall'Inter, se si esclude il momento magico della punta chiamata a sostituire Zampagna.
LA PARENTESI - Sulle spalle di Sergio Floccari effettivamente c'è una responsabilità non indifferente. E' la prima partita del dopo Zampagna, in casa dell'Inter, la prima di una serie consistente perché fin quando l'Atalanta non spenderà per un nuovo bomber (se lo farà) i gol saranno questione di sua competenza. Dopo sei minuti di buon avvio atalantino, l'ex del Messina confeziona un tiretto troppo facile per Julio Cesar. Ma poco prima dell'intervallo scolpisce un capolavoro: controllo al limite (Cordoba si perde) e sassata di destro imparabile. E' l'unica parentesi di un primo tempo dominato dalla squadra di Mancini.
SUAZO-CRUZ - La disattenzione che costa il 2-1 è infatti annacquata da 40 minuti di controllo del campo, con un gioco fluido e veloce. Maicon è un trattore sulla fascia destra, un problema irrisolto per Manfredini, alle prese con scatti e tunnel; Suazo e Cruz dialogano che è un piacere. Con la complicità di Coppola arrivano l'1-0 dell'honduregno (secondo centro in campionato), e pure il 2-0 dell'argentino, largamente viziato da una spinta su Carrozzieri ignorata da Banti.
BRIVIDI - Gli errori dell'arbitro condizionano la gara (Manfredini meriterebbe il rosso per un'entrata pericolosa su Suazo) ma l'Atalanta non molla. E dopo il colpo di testa di Doni neutralizzato da Julio Cesar, nel finale va a un passo dal colpaccio con Ferreira Pinto, in ritardo sul pallone più che ostacolato (proteste) da Maxwell nell'area piccola. La stanchezza dei nazionali agevola l'assalto finale dei bergamaschi, solidi e organizzati oltre che volenterosi. Ma Julio Cesar resta al coperto, rimediando solo un brutto colpo in uscita da parte di Simone Inzaghi (espulso). E per Mancini l'ottava vittoria su dodici partite diventa un certificato di proprietà sul primo posto, a + 3 sulla Roma con una partita da recuperare.

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