sabato 10 novembre 2007

Ancelotti: "Ecco Ronaldo".Forse il lancio dall'inizio

Alla vigilia della trasferta contro l'Atalanta, il tecnico del Milan si dice pronto a lanciare il brasiliano: "Non ho deciso, non ha la continuità dei novanta minuti, ma lui può giocare senza continuità". Rimpianto Ibrahimovic? "Nessuno, abbiamo già posto rimedio". Con Pato, ovviamente.

MILANO, 10 novembre 2007 - A questo punto la sensazione è che Ronaldo possa giocare addirittura dal primo minuto. Accantonato il problema muscolare, Carlo Ancelotti lo ha fatto capire nella conferenza stampa di Milanello, alla vigilia di Atalanta-Milan. Il tecnico rossonero non ha ancora deciso come e quanto impiegarlo. "Ronie non è ancora nella condizione ottimale per giocare dall'inizio, non ho ancora deciso - ha detto Ancelotti -. Non gioca da tre mesi. Fisicamente sta bene, sta lavorando ed è importante che si sia messo a posto".
CON RONIE TUTTO E' POSSIBILE - Ciò che conta è l'avere ritrovato un giocatore che "in certe partite con la sua qualità può dare una grossa mano". E il fatto che Ancelotti si stropicci gli occhi è già un buon segno: "Ronaldo può giocare sia da finalizzatore avanzato, ma anche in una posizione più arretrata. Non ha la continuità dei 90', ma lui può giocare senza continuità". Ecco la frase che conta, anche perché, ricorda Ancelotti, "in carriera si è spento e si è acceso in un attimo nel corso delle partite". Ronie a cui è perdonato tutto. "Una volta si è presentato in ritardo - ha ricordato l'allenatore del Milan -, ma capita a tutti, è successo anche a me. In questi casi le regole valgono per tutti, chi arriva in ritardo paga una multa che a fine stagione viene devoluta alla Fondazione".
DUE PUNTE - Ronaldo in campo con l'Atalanta. Osso duro la squadra di Luigi Del Neri. Dice Ancelotti: "E' una squadra continua, molto dinamica, molto ordinata, ha forza e velocità sugli esterni, sta facendo meglio rispetto alle aspettative, è una squadra che gioca bene a immagine e somiglianza del suo allenatore. L'Atalanta può lottare benissimo per la coppa Uefa". La formazione? "Se gioca, Maldini non gioca a sinistra, ma al centro al posto di Nesta o Kaladze. A sinistra? Vediamo fra Serginho e Favalli. Gilardino invece ha lavorato ancora a parte, ha un fastidio alla caviglia (inzaghi è pornto, ndr). A Donetsk abbiamo giocato con ordine tattico, rischiando poco. E' quello che, come atteggiamento, dovremo fare anche domani". E anticipa, già pregustando un Ronaldo a tempo pieno: "Penso che dopo la sosta si vedrà sicuramente in tante partite il Milan a due punte. Seedorf vuole fare il trequartista da sempre, ma nei primi anni si è sacrificato, potremmo anche cambiare lo scherma, potremmo anche giocare con due attaccanti e due mezze punte".
PATO - Dice la sua sul Pallone d'oro? "Non ho sensazioni, ho certezze: vince Kakà, secondo Pirlo". Infine il possibile paragone Van Basten-Ibrahimovic. "Difficile da fare - l'analisi di Ancelotti -, perché Marco ha già smesso, mentre Ibra è nel pieno dell'attività. Certo Zlatan è il giocatore più vicino di tutti a Van Basten. L'ultimo anno è diventato molto più decisivo nei gol fatti, il gol era forse l'unica lacuna che aveva ma da quest'anno è diventato molto più concreto. Non è venuto da noi, ma abbiamo posto rimedio lo stesso. E porremo rimedio... Abbiamo già posto rimedio...". Con Pato, ovviamente.

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