sabato 27 ottobre 2007

Kimi: "Sono lo stesso anche se ho i soldi"

Raikkonen si racconta in un'intervista a Italia 1 che andrà in onda domani: "Il denaro non mi ha cambiato. Da piccolo pensavo alla F.1 ma non sapevo se ci sarei mai arrivato. L'Italia mi piace, bella gente"

MILANO, 27 ottobre 2007 - Kimi Raikkonen e la F.1, un'attrazione nata tanti anni fa. "Quando avevo 5 anni facevo motocross, sono sempre stato attratto dalle corse, con qualunque cosa avesse un motore. Ogni tanto pensavo alla F.1". Il finlandese della Ferrari, oggi 28enne e neo campione del mondo, si racconta così ai microfoni di Italia1. "Mi chiedevo se sarei mai stato in grado di poterci arrivare - ha proseguito Raikkonen nell'intervista che andrà in onda domani integralmente nel programma Grand Prix - ma mi dicevo anche che non ce l'avrei mai fatta a uscire dai kart perché non avevamo abbastanza soldi. Per fortuna invece ho incontrato le persone giuste, ho avuto dei buoni manager che mi hanno aiutato".
INIZI - Ha cominciato a credere sul serio alla possibilità di poter fare strada in F.1 soltanto in un secondo momento: "Solo quando sono andato in Inghilterra per le prime gare nelle categorie minori - ha ammesso - mi sono detto 'beh forse potrei farcela'. Quello è stato il primo momento in cui ho pensato concretamente alla F.1". Il ferrarista ha poi parlato dei suoi rapporti con i soldi (è al quarto posto nella classifica di Forbes sugli sportivi più ricchi del mondo) e con l'Italia.
DENARO - "Sono contento di come siano andate le cose, questo è chiaro - ha detto riferendosi ai suoi guadagni - ho guadagnato un po' di soldi correndo ma resto dell'idea che, sì, possono rendere la tua vita più facile ogni tanto, ma non cambia nient'altro. Io mi diverto con le stesse cose che mi divertivano prima. Certo posso comprarmi quello che voglio, ora, ma i soldi non mi hanno cambiato".
ITALIA - "Vengo spesso in Italia - ha continuato - il più delle volte perché ho qualche cosa da fare con il team, a quel punto magari ne approfitto e mi fermo un paio di giorni oppure, se c'è qualche mio amico che corre qui, vado a vedere la gara. Venire solo per fare un giro non mi capita a dire la verità, anche se ho dei buoni amici ormai in Italia e mi diverto, ma come puoi immaginare non è così facile per me fare due passi in tranquillità. Però è un bel paese il vostro, bella gente".

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